Chi è Attilio
Attilio Romanò nasce a Napoli il 30 Marzo 1975.
Fin da piccolo mostra doti di particolare sensibilità e riguardo nei confronti di tutto ciò che è “Vita”. All’età di 5/6 anni ha come migliore amico un uomo che ha circa 50 anni più di lui: Attilio si ferma ad ascoltarlo ogni volta che compie il tragitto che da scuola (frequenta la prima elementare) lo riporta a casa. Quest’atteggiamento, evidenziato in molte altre occasioni, indurrà i familiari e gli amici a chiamarlo affettuosamente “vecchio”, nonostante la giovanissima età, proprio perché Attilio è sempre attento e premuroso nei confronti di tutti coloro che attraversano la sua vita, sin da quando era ancora un bambino. La sua ricettività e creatività lo porteranno ad avere una miriade di interessi che rappresentano il sintomo più tangibile della sua apertura e del suo amore nei confronti della vita:Si susseguono, in questo modo, infiniti esperimenti e messe in pratica di desideri che Attilio, forte di uno spirito eclettico, idealista e mai arrendevole, renderà concreti con la sua smaniosa e contagiosa voglia di realizzare. A 10 anni Attilio realizza un cartone animato, e nello stesso periodo crea insieme ai suoi amici un’associazione per la protezione degli animali che prende il nome di “A.S.A” (Associazione Salvaguardia Animali). Negli anni delle medie crea un Circolo Artistico Culturale: Attilio si riunisce con gli amichetti e alcuni compagni di scuola per leggere poesie note o scritte da loro stessi. Nel frattempo, tuttavia, non perde di vista il “dovere” e, quando può, lavora in tipografia con lo zio.Intanto continua a perseguire le sue passioni e i suoi hobbies: la musica (suona la chitarra e ama cantare, partecipa a Sanremo Giovani insieme al suo maestro di chitarra); il teatro (la passione per la recitazione lo porterà a recitare al Teatro “Totò” ed a gestire con gli amici un teatro a Poggioreale); il giornalismo (scrive sul quotidiano “Il Giornale” e continua a produrre poesie); Il bricolage, il modellismo, la fotografia, i corsi di immersioni subacquee e di trekking. Dopo la Maturità Scientifica s’iscrive all’Università presso la Facoltà di Ingegneria Informatica ma, intanto, il suo inarrestabile dinamismo e il desiderio di essere indipendente lo porteranno a cercarsi un lavoro. Appassionato di Richard Bach, del suo inarrivabile gabbiano Johnatan Livingstone e condividendo la passione di questo autore per il volo, tenterà con tutte le sue energie di entrare nell’Aereonautica Militare. Partecipa a diversi concorsi, tutti superati brillantemente salvo che per un lieve difetto che Attilio non sa ancora di avere: la vista, sebbene in modo leggerissimo, non gli permette di superare la prova per diventare pilota e poter finalmente volare. Nel 1994 inizia, quindi, a lavorare per l’ “Albafield Educational” e nel 1998 inaugura nel Parco ICE SNEI (lo stesso in cui vive con la sua famiglia) l’ “Officina del Disegno”, laboratorio di grafica e Web Design. Nel 1999 è assunto dall’azienda telefonica “Wind” in qualità di operatore di call-center, ma grazie alla sua inesauribile energia e alle sue capacità imprenditoriali e di problem-solving, appena un anno dopo, il 14 Marzo 2000, è promosso Team Leader. Il suo desiderio, però, è crearsi qualcosa di suo e realizzare un’attività contando solo sulle proprie forze. Il 16 Dicembre 2000 inaugura il negozio di telefonia “Mediatel” in Via Napoli-Capodimonte: nel desiderio di costruirsi una famiglia tutta sua, il 24 Settembre 2004 sposa Natalina, conosciuta quando aveva soli 16 anni: appena 4 mesi dopo, la sua giovane vita e la sua promettente carriera sono offese da mani ottuse, assassine e schiave di una spietata faida di camorra che lascia sul terreno indistintamente criminali e vittime innocenti. E’ il 24 Gennaio del 2005, un tranquillo lunedì: Attilio è al suo negozio, pronto a chiudere di lì a poco, quando la sua vita terrena termina. Il suo corpo lascia le persone care, gli amici di sempre, la sua città così amata, Napoli, da sempre difesa ad ogni costo: la sua anima resta per sempre, ricorre tra i pensieri e i ricordi dei familiari, dei conoscenti, dei colleghi che piangono e ricordano “Attila”, il loro “gigante buono”, il poliedrico ‘multiuso’ che non sa mai dire di no, il mediatore delle riunioni turbolente, l’amico sempre “per caso” di strada ovunque si va e si abbia bisogno di un passaggio: la sua anima resta anche per chi, nel suo passaggio sulla terra, lo ha incrociato per poco tempo, e con le lacrime agli occhi rimpiange le occasioni mancate per trovare insieme la realizzazione tanto attesa. Il suo messaggio di vita e di amore è aperto qui per tutti coloro che avranno il desiderio di conoscere Attilio e di seguire il suo esempio; l’esempio di una persona semplice e straordinaria allo stesso tempo, che ha fermato il tempo nel cuore di chi lo ama e regala ad ognuno un po’ della sua eternità, perchè un motore che va ad amore non si ferma mai, il carburante non avrà mai fine: Attilio vive. |
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